Saldatore
Il saldatore come dice il nome ci permette di effettuare saldature mediante l'utilizzo dello stagno. Grazie al saldatore possiamo unire fili, sostituire componenti elettronici e altro. Come per i tester ci sono saldatori professionali, di medio livello e quelli economici (sconsiglio vivamente quelli troppo economici), una delle migliori marche secondo me e' Weller, (io possiedo sia un Atten 8586 che un Yihua 706 e mi trovo bene, tranne per il discorso aria calda sull'Atten poiche' l'aria viene generata attraverso un motore un po' scadente contenuto all'interno del manico, in un'altro articolo faro' il teardown).
Vediamo le tipologie di saldatore:
- Saldatore semplice: questo tipo di saldatore e' uno stilo con una spina per la 220V, basta inserirlo e si porta a temperatura. E' un tipo molto semplice e facile da utilizzare tuttavia la temperatura in molti modelli e' fissa quindi non e' possibile regolarla in base alle nostre esigenze.
- Saldatore a temperatura controllata: questa tipologia invece ci permette di controllare la temperatura mediante un piccolo pannello di controllo. La maggior parte dei saldatori a temperatura regolabile possiedono una piccola stazione (soldering station) dove e' possibile appoggiare lo stilo e gestire le temperature.
- Stazione Saldante Completa: la stazione saldante completa, oltre ad includere un saldatore possiede anche una pistola ad aria calda, molto utile per effettuare reflow e dissaldare componenti con piu' pin specialmente quelli Surface-Mount. Questa tipologia di saldatore inoltre include un pannello di controllo piu' funzionale dove e' anche possibile leggere la temperatura su un display. Sconsiglio l'acquisto di stazioni con pistola ad aria calda avente il motore all'interno del manico (se usate la stazione ogni giorno), acquistate invece una stazione che possiede una vera e propria pompa all'interno dello chassis. Per riconoscere l'uno dall'altro basta osservare il cavo della pistola ad aria calda, se e' spesso e gommoso vuol dire che la pompa e' all'interno dello chassis come nell'immagine qui sotto a sinistra.
- IR Rework Station: ci sono cose che con la stazione saldante completa non si possono fare (per tutto il resto c'e' mastercard), per esempio non e' adatta ad un lavoro di reballing, ed e' qui che entra in gioco la stazione saldante ad infrarossi, realizzata appositamente per dissaldare ed effettuare rework su chip con socket piu' complicati (BGA e compagnia). Questa tipologia di stazione e' molto costosa, si parte da minimo 100 euro (le piu' economiche) fino alle 5000 euro, si tratta di attrezzatura professionale per lavori molto complicati, oltre ad avere un pannello di controllo proprietario molte possiedono un software dedicato da utilizzare insieme al computer per controllare le curve di riscaldamento della scheda con assoluta precisione.
Punte Saldatori
Ogni saldatore ha un proprio formato per quanto riguarda le punte. Ci sono punte e punte, differiscono in potenza termica, dimensioni e forma geometrica, ognuna ha il suo scopo ben preciso, per esempio ci sono delle punte apposite per effettuare microsaldature sulle schede piu' moderne dove ormai la tecnologia di montaggio dei componenti e' miniaturizzata a livelli spaventosi. Ricordiamoci che con il saldatore non e' possibile accedere ad ogni angolo remoto della scheda, ci sono socket non raggiungibili con una punta, neanche delle piu' piccole (vedi per esempio i BGA) e li siamo costretti ad utilizzare l'aria calda o l'infrarossi.
Struttura
All'interno di uno stilo saldante troviamo una resistenza (heater), solitamente un sensore di temperatura ed infine la scheda di controllo che puo' essere contenuta nello stilo o nella stazione saldante.
Accessori
Ecco una lista di accessori e strumenti aggiuntivi che e' bene tenere a portata di mano insieme al saldatore:
- Treccia Dissaldante: grazie a questa treccia di rame e' possibile fondere lo stagno e catturarlo per poi dissaldare il componente, il principio di funzionamento e' molto semplice, basta inserirla tra il saldatore e lo stagno, quando lo stagno si fondera' tendera' ad attaccarsi al rame. E' possibile anche auto costruirsela ma secondo me non ne vale la pena, costa due soldi.
- Pasta Saldante: e' anche contenuta in piccole quantita' all'interno della sezione dei fili di stagno. Le particelle che la compongono creano un mix di leghe metalliche ottime per effettuare una saldatura. Tuttavia quando saldiamo/dissaldiamo un componente e' bene comprarne un barattolo, aiuta tantissimo su quelle superfici dove lo stagno non ha una buona presa. Per utilizzarla basta spalmarla sulle zone interessate alla saldatura e con il calore provvedera' automaticamente a sciogliersi e quindi entrare in azione. Viene utilizzata soprattutto nei processi produttivi delle PCB. Sono disponibili sia in versione liquida che solida, io preferisco quest'ultima infatti provvedo a prenderne un po' con il cacciavite e squagliarla con la pistola ad aria calda sul componente, se si tratta di cavi spellati immergo direttamente l'estremita' interessata nel barattolo.
- Spugna/Trucioli di rame: come precedentemente detto per la treccia dissaldante, il rame cattura lo stagno, questo puo' essere utilizzato ai fini della pulizia della punta. Infatti esistono in commercio dei pulitori che contengono tutte spirali di rame al loro interno, basta inserire il saldatore e muoverlo in giro. In alternativa ai trucioli di rame ci sono le spugnette che vanno impregnate di acqua ma personalmente non le uso.
- Dissaldatore/Succhiastagno: questo strumento non e' altro che una semplicissima pompa ad aria che aspira lo stagno fuso togliendolo dal punto interessato. Ne esistono anche di elettrici ma io preferisco usarne uno normale che e' piu' semplice ed immediato.
- Disossidante secco contatti: questo prodotto aiuta a pulire la zona interessata alla saldatura a processo completato, basta semplicemente spruzzarlo sull'area di interesse e spazzolare con un normale spazzolino da denti. E' soprattutto utile, come dice il nome a rimuovere l'ossido causato da batterie esaurite o danni dovuti a liquidi/acqua.