MORA Super
Il MORA Super e' uno strumento medico molto popolare nel campo della omeopatia, tanto da creare una tecnica chiamata "MORA Terapia", un metodo di diagnosi e terapia vibrazionale che utilizza e agisce sulle stesse frequenze del paziente. E' molto utile per eliminare informazioni biologiche dannose (funghi, virus, batteri patogeni) e non ha effetti collaterali, si usa per curare malattie organiche, funzionali, acute e croniche. Il macchinario è certificato come dispositivo medico.
Lo strumento viene realizzato nel 1977 dal medico tedesco Franz Morell e dall’ingegnere elettronico Enrich Rasche ispirandosi al metodo di elettroagopuntura di Voll, che a sua volta si riferiva alla fisiologia tradizionale cinese, e precisamente alla presenza di alcune zone collocate su tragitti energetici (meridiani) nei quali circola l’energia vitale denominata QI; il termine MORA e' un'acronimo nato dall'unione dei cognomi Morell + Rasche. Voll si riferi' solo a quaranta dei numerosi punti energetici: 20 per le mani e 20 per i piedi, posti in prossimita' degli angoli interni o esterni delle dita, e quindi facilmente raggiungibili. La diagnosi col metodo Voll si effettua rilevando i valori della resistenza elettrica dei vari punti, ponendo tali valori in relazione agli squilibri energetici, traducibili nel lessico medico accademico in processi patologici. |
Nella MORA terapia si rilevano le frequenze elettromagnetiche relative ai punti energetici, praticamente si localizzano e si annullano le frequenze negative e patogene con l’emissione della loro immagine riflessa per liberare l’organismo malato. Dal primo prototipo realizzato nel 1977 l’apparecchiatura è stata migliorata, grazie allo sviluppo della tecnologia, in particolare del settore dell’elettronica e dell’informatica.
“Il paziente entra in biorisonanza con le deboli vibrazioni elettromagnetiche (…) per programmare trattamenti su misura per ogni singola persona”.
Intervenendo sullo spettro di frequenze specifiche per ogni funzione vitale, è possibile riequilibrare a “livello energetico” il paziente e ripristinare lo stato di salute. Le frequenze elettromagnetiche rilevate, tramite lo strumento MORA, possono essere: selezionate, amplificate, annullate, e rinviate al paziente.
L’analisi delle frequenze permette di valutarne la “qualità” biochimica e di intervenire eliminando o invertendo la polarità delle frequenze fisiologiche interferenti. Mentre quelle ritenute “positive” vengono prima amplificate e poi rinviate al soggetto in esame.
Quindi attraverso l'utilizzo di specifici elettrodi, posti su mani o piedi, si va a stimolare i punti energetici (agendo sui meridiani secondo il principio di Voll) selezionando le frequenze sane da quelle nocive, tramutando solo quelle disturbate per restituirle al corpo con sole frequenze sane. Vibrando sulla stessa lunghezza d'onda, il suo sistema oscillatorio, il test fa entrare in risonanza il paziente con l'elemento da testare (l'allergene), senza che ne entri minimamente in contatto.
“Il paziente entra in biorisonanza con le deboli vibrazioni elettromagnetiche (…) per programmare trattamenti su misura per ogni singola persona”.
Intervenendo sullo spettro di frequenze specifiche per ogni funzione vitale, è possibile riequilibrare a “livello energetico” il paziente e ripristinare lo stato di salute. Le frequenze elettromagnetiche rilevate, tramite lo strumento MORA, possono essere: selezionate, amplificate, annullate, e rinviate al paziente.
L’analisi delle frequenze permette di valutarne la “qualità” biochimica e di intervenire eliminando o invertendo la polarità delle frequenze fisiologiche interferenti. Mentre quelle ritenute “positive” vengono prima amplificate e poi rinviate al soggetto in esame.
Quindi attraverso l'utilizzo di specifici elettrodi, posti su mani o piedi, si va a stimolare i punti energetici (agendo sui meridiani secondo il principio di Voll) selezionando le frequenze sane da quelle nocive, tramutando solo quelle disturbate per restituirle al corpo con sole frequenze sane. Vibrando sulla stessa lunghezza d'onda, il suo sistema oscillatorio, il test fa entrare in risonanza il paziente con l'elemento da testare (l'allergene), senza che ne entri minimamente in contatto.
Teardown
Il macchinario e' molto complesso, sia nella circuiteria che nello smontaggio. Il design e' abbastanza modulare, infatti l'intero sistema e' un insieme di moduli molto complessi, tuttavia essendo abbastanza datato come strumento il package e la struttura meccanica delle schede e' abbastanza semplice e comoda da lavorare. Sulla parte frontale trovano spazio a sinistra un indicatore analogico del segnale, al centro un display LCD, sopra al display c'e' una barra LED per visualizzare il livello di intensita' del segnale, ed infine a destra una pulsantiera per utilizzare lo strumento (selezionare le categorie, navigare nei menu', etc.). Nella parte posteriore troviamo svariati connettori per il collegamento degli elettrodi e altri accessori, a sinistra c'e' il connettore di alimentazione, due manopole (una per regolare il volume, l'altra non lo so), alcuni trimmer di taratura e una porta seriale.
Bauteilseite 9.017.08
Tutti i connettori posti sul lato posteriore sono saldati su una PCB, le piste vanno a finire sull'apposito connettore. A sinistra della PCB ci sono dei piccoli trasformatori(?). Molti dei connettori sul retro sono dei classici BCN (piede destro, piede sinistro, mano destra, mano sinistra, MT-1 e MT-2 che non so cosa siano). All'interno del coperchio posto nella parte sotto del macchinario c'e' un punto di raccolta delle masse che si distribuiscono sulle varie PCB.
Analog Meter 9.019.01
Indicatore analogico del segnale. SUlla PCB e' possibile notare un trimmer per la taratura. Il controllo avviene semplicemente mediante due cavi (positivo-negativo) attraverso la quale viaggera' la tensione del segnale da misurare.
Modulo 1
Il modulo 1 contiene 3 PCB:
-Ausgang-PI (finale): tutta la componentistica e' analogica.
-Filter (8.001.912): tutta la componentistica e' analogica.
-Analog (9.008.16): tutta la componentistica e' analogica.
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BarGraph 8.009.912
Questa e' la PCB che pilota il BarGraph (la striscia LED posta sopra al display LCD che indica l'intensita' del segnale). La componentistica e' tutta analogica, i segnali di pilotaggio vengono inviati probabilmente da uno dei moduli. I circuiti integrati utilizzati sono:
Leiterseite 9.018.7
Questa scheda e' un po' particolare e fa parte della parte posteriore del MORA. Ospita un connettore grande al centro che serve per l'alimentazione, 2 manopole (una per il volume e una per il tono) un connettore per jack 3.5mm (probabilmente per le cuffie), dei trimmer di taratura, una porta seriale, un connettore non identificato ed infine un "Tappo" nero (probabilmente un ricevitore/trasmettitore infrarossi forse utilizzato per aggiornare il firmware). La PCB ospita 4 circuiti integrati:
Display LCD
Questo strumento mi e' stato consegnato principalmente per un motivo: sostituire il display LCD. Per quanto possa sembrare semplice, in realta' sostituire un display del genere non e' stato semplicissimo, infatti come pezzo di ricambio non si trovava. Scrivendo la sigla su internet (HDM-64GD24-3 A) non usciva quasi niente quindi l'unico punto di riferimento che avevo era il numero dei pin sul connettore (10) e la risoluzione del display (64x240). Alla fine ho trovato un display simile (Optrex DMF633N).
Per montarlo non e' stato semplice in quanto meccanicamente non era proprio uguale; infatti il connettore non era lo stesso (ho dovuto tagliarlo e saldarlo) e il corpo del display era un po' piu' grande e non entrava al suo posto. Dopo un po' di rifiniture sono riuscito a montarlo, tuttavia una volta acceso lo strumento il display faceva tutte righe facendo risultare il macchinario ancora inutilizzabile. A primo impatto ho subito pensato che il display fosse difettoso o non compatibile. Dopo svariate analisi del circuito mi sono accorto che vicino al connettore del display LCD sulla PCB "Mutterplatine 9.005.01 Leiterseite" ci sono dei Jumper che ho provveduto a spostare, una volta riavviato lo strumento il display LCD finalmente aveva iniziato a funzionare.
Una piccola particolarita' di questo display e' che non e' provvisto di retroilluminazione. La semplicita' del pinout mi fa pensare che e' possibile pilotarlo tranquillamente con Arduino.
Netzteil Platine 9.036.29
Si tratta della scheda di alimentazione, in ingresso abbiamo ben 4 fusibili da 800mA, il ponte di Graetz a 4 diodi separati, 4 condensatori di livellamento, 2 circuiti integrati (TL062 e TL064 (amplificatori operazionali), 3 BD242 (Transistor PNP), altri 6 fusibili in uscita (630mA) e altrettanti condensatori elettrolitici (poi ci sono 2 transistor NPN non identificati).
Alimentatore Ladegerat
Questo e' l'alimentatore che fornisce la tensione operativa al MORA. La tensione di lavoro e' 7.4V con una corrente di 1.5A. Il connettore e' composto da 4 pin.
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Mutterplatine 9.005.01 Leiterseite
Questa PCB ospita 4 connettori nella parte frontale di cui 2 piccoli neri (uno per l'altoparlante, l'altro per l'analog meter) e 2 grandi (uno piu' piccolo per il display LCD e l'altro per la PCB del BarGraph) mentre nella parte posteriore ci sono 6 connettori (4 grandi per i moduli, 1 un po' piu' piccolo per l'alimentazione e l'ultimo per la porta seriale). A livello di componentistica non c'e' niente.
Modulo 2
Come il modulo 1, il modulo 2 contiene 3 PCB. Tuttavia questo modulo contiene anche sezioni di elettronica digitale come microcontrollori e memorie EPROM.
-LS (9.011.24): la componentistica e' anche digitale.
-Funktionsplatine (9.000.22.1): la componentistica e' anche digitale.
-Bauteilseite (9.011.102): tutta la componentistica e' analogica.
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Interfaccia Dati Bauteilseite 9.033.211B.1 - Akkuplatine ELH-Geraet
L'interfaccia dati permette al MORA di comunicare con un computer attraverso apposito software DOS e collegamento effettuato via cavo RS232. Nella parte anteriore dell'interfaccia, oltre al pulsante di accensione, troviamo una LED bar che mostra lo stato dell'interfaccia. I LED in totale sono 7:
Nella parte posteriore invece troviamo il jack DC di alimentazione e ricarica, un connettore BNC e la porta RS232 per comunicare con il computer. All'interno viene ospitata la PCB. Si nota subito il circuito di alimentazione, con condensatore di livellamento, fusibile da 630mA/250V. Su questa scheda, la componentistica e' soprattutto digitale:
Verso la parte finale abbiamo un pacco batterie (7.4V?) che alimenta l'interfaccia in caso di mancanza di alimentazione sull'apposito Jack-DC. Poi come precedentemente accennato c'e' la LED Bar su una PCB insieme al pulsante di accensione. Questa PCB viene collegata alla PCB principale mediante un flat da 12 pin.
- RD: Read?
- ST: ?
- MT: ?
- Blank: LED non denominato
- Warning: Illuminato quando la batteria e' scarica
- ON: Illuminato quando l'interfaccia e' accesa
- LD: Load?
Nella parte posteriore invece troviamo il jack DC di alimentazione e ricarica, un connettore BNC e la porta RS232 per comunicare con il computer. All'interno viene ospitata la PCB. Si nota subito il circuito di alimentazione, con condensatore di livellamento, fusibile da 630mA/250V. Su questa scheda, la componentistica e' soprattutto digitale:
- 1x TFK U2400 (Battery Charge IC)
- 1x 7660S (Super Voltage Converter)
- 1x MAX 250CPD (2/2 Transceiver Full RS232)
- 1x MAX 251CPD (2/2 Transceiver Full RS232)
- 2x 6N136 (High Speed Optocoupler)
- 1x TLC555CP (Timer/Oscillator)
- 2x TLC271CP (Programmable Low-Power Operational Amplifier)
- 2x CA3240E (Dual, 4.5MHz, BiMOS Operational Amplifier with MOSFET Input/Bipolar Output)
- 2x 74HCT02N (Quad 2-input NOR GATE)
- 1x SN74HCT00 (Quad 2 input Nand)
- 3x SN74HCT373N (Octal Transparent D-Type Latches With 3-State Outputs)
- 1x AD7545AKN (12-bit, CMOS multiplying DAC with on-board data latches)
- 3x BD242 (Transistor PNP)
- 1x TLC272CP (precision dual operational amplifiers)
- 1x HEF4027BP (Flip Flop 2 Element JK Type 1 Bit Positive)
- 1x HEF4081BP (AND Gate IC 4 Channel)
- 1x 74HCT138P (3 to 8 line decoder demultiplexer)
- 1x HY62256ALP-10 (32Kx8bit CMOS SRAM)
- 1x MAX693CPE (Microprocessor Supervisory Circuit)
- 1x P80C32-S (8-bit CMOS Microcontroller)
- 1x Non identificato
Verso la parte finale abbiamo un pacco batterie (7.4V?) che alimenta l'interfaccia in caso di mancanza di alimentazione sull'apposito Jack-DC. Poi come precedentemente accennato c'e' la LED Bar su una PCB insieme al pulsante di accensione. Questa PCB viene collegata alla PCB principale mediante un flat da 12 pin.
Per la riparazione e assistenza sul software: [email protected]