Marchiature
L'elmetto tedesco riprende, in un certo qual modo, la cultura tedesca e la sua precisione. Questa precisione è ravvisabile dai tanti dettagli che caratterizzano i nostri amati pezzi da collezione, a partire dai soggoli con tanto di marchiatura del produttore, dai timbri di accettazione all'interno della calotta e dalle stesse marchiature del guscio, volte ad indicare il produttore, taglia ed il numero di lotto. Questa precisione, pur non essendo molto attenta alla economia di guerra e tatticamente poco attenta (tanto ciò è vero che, al fine di evitare che i produttori venissero bombardati, si pensò bene di modificare i marchi con dei codici di riferimento) ci permette di analizzare i pezzi e risolvere alcuni dubbi che possiamo incontrare nella ricostruzione della storia produttiva del pezzo.
Andando per gradi, è opportuno indicare quali fossero i marchi impressi sull'elmetto tedesco e che cosa indicassero:
Per fare un esempio, se avessimo tra le mani un modello M40, il quale ha un modello di liner (1 tipo in alluminio, con rinforzi ai margini degli anelli di ancoraggio del soggolo) apparentemente proprio di un modello di periodo anteriore. Analizzando il numero di lotto si scopre però che questo fu uno dei primi M40-NS ad essere prodotti. Pertanto il liner di primo tipo appare del tutto congruo, in quanto va a collocarsi in un periodo di transizione produttiva tra il vecchio liner (in alluminio) ed il nuovo (in zinco). Diverso sarebbe stato se il numero di lotto fosse stato alto.
Andando per gradi, è opportuno indicare quali fossero i marchi impressi sull'elmetto tedesco e che cosa indicassero:
- Marchio produttore e taglia: all'inizio della guerra la marchiatura era effettuata sul lato destro (ad elmo rovesciato) della falda interna del guscio ed indicava il produttore (ET-Q-NS-EF-SE) e la taglia dell'elmo stesso.
- Marchio lotto: nella falda posteriore era invece indicato il numero di lotto o produzione (ebbene sì, erano numerati). Questo, ci permette di comprendere meglio il pezzo e di risolvere alcune apparenti incongruenze. Nel tardo periodo bellico, la marchiatura fu spostata nella falda posteriore interna.
Per fare un esempio, se avessimo tra le mani un modello M40, il quale ha un modello di liner (1 tipo in alluminio, con rinforzi ai margini degli anelli di ancoraggio del soggolo) apparentemente proprio di un modello di periodo anteriore. Analizzando il numero di lotto si scopre però che questo fu uno dei primi M40-NS ad essere prodotti. Pertanto il liner di primo tipo appare del tutto congruo, in quanto va a collocarsi in un periodo di transizione produttiva tra il vecchio liner (in alluminio) ed il nuovo (in zinco). Diverso sarebbe stato se il numero di lotto fosse stato alto.