Quanto dura un motore?
In molti si chiedono quanto potrebbe durare il loro motore e quali problemi si potrebbero presentare. I fattori da considerare sono moltissimi, tuttavia seguendo qualche consiglio e' possibile estenderne il piu' possibile la durata ed evitare grossi problemi. Teniamo a mente che in genere, il motore diesel dura di piu' del benzina.
Ecco i fattori principali da considerare:
Solitamente, su un motore uscito bene le componenti che con gli anni subiranno maggiore usura sono:
Altre componenti che vengono cambiate spesso sono:
Altri consigli generici:
Ecco i fattori principali da considerare:
- Stile di guida: uno stile di guida molto conservativo (guida in citta', costantemente a bassi giri) puo' generare molte incrostazioni. Tuttavia anche uno stile di guida molto sportivo, puo' comportare l'usura precoce di svariate componenti (in primis fasce, bielle, bronzine, pistoni, ecc.). Un altro fenomeno molto deleterio per il motore e' il fuori giri; andando fuori giri anche solo di 200-300rpm rispetto al limite impostato puo' stressare notevolmente le componenti precedentemente citate e all'occorrenza, provocare lo sbiellamento o altri danni ingenti. Nel caso in cui il veicolo e' stato rimappato, la qualita' della mappa potrebbe pregiudicare le condizioni delle componenti a lungo andare.
- Manutenzione: una manutenzione ordinaria, costante e svolta a regola d'arte permette di allungare la vita del motore. Cambiate quindi regolarmente i filtri scegliendo solo quelli di prima qualita' (Mann-Filter). Lo stesso vale per l'olio motore, che e' l'elemento piu' importante del processo di manutenzione. Infatti possiamo dire che l'olio e' il punto chiave principale della vita del motore dato che va a lubrificare tutte le componenti interne. Pertanto va cambiato regolarmente e con olio di qualita'. Ultimamente le case produttrici di automobili tendono ad allungare il piu' possibile gli intervalli di manutenzione (anche perche' devono rispettare delle norme anti-inquinamento), tuttavia e' bene anticipare sempre il tagliando (ogni 10k/12k km). Controllate periodicamente anche il livello dei liquidi. Per effettuare un tagliando a regola d'arte, potete consultare QUESTA pagina.
- Temperatura di esercizio: su questo punto dobbiamo tenere in considerazione tre diverse tipologie di temperature: temperatura olio motore (e ancora una volta, l'olio motore e' protagonista), la temperatura del liquido refrigerante, influenzata dall'efficienza del radiatore che con gli anni potrebbe sporcarsi diminuendo la dissipazione e alzando le temperature di esercizio di tutte le componenti del motore. Ed infine le temperature dei gas di scarico, che solitamente si alzano a causa di una cattiva manutenzione oppure a causa degli iniettori che spruzzano male. Questo comporta ovviamente danni sulla sezione di scarico (valvole, turbina, collettori, ecc.).
- Fortuna: eh gia', puo' sembrare strano ma e' proprio cosi'. Purtroppo in fase di produzione, nonostante gli innumerevoli controlli effettuati sulle componenti prodotte, puo' capitare che un discreto numero di motori esca difettoso di fabbrica. In questo caso purtroppo, non c'e' molto da fare dato che le opzioni sono due: riparare le componenti difettose oppure cambiare direttamente auto.
Solitamente, su un motore uscito bene le componenti che con gli anni subiranno maggiore usura sono:
- Cambio: pensate a quanti cambi di marcia vengono effettuati ogni singola volta che si guida l'auto. Il cambio e' sottoposto continuamente ad usura, per questo bisogna stare attenti a come lo si usa. Quindi bisogna evitare di "grattare" le marce premendo bene fino a fondo il pedale della frizione; mantenere i supporti (compresi quelli del motore) sempre efficienti (i supporti rovinati rischiano di far lavorare il cambio storto). Non e' vero che guidare con la mano appoggiata sul pomello del cambio comporta danni a lungo andare.
- Frizione: anche la frizione va trattata a modo per evitare di doverla cambiare ogni 80k km. Evitate quindi di farla slittare, fare partenze in sgommata (che oltre a rovinare la frizione, rovinano anche tutte le componenti relative alla trasmissione), le sfrizionate, togliete il piede dal pedale dalla frizione quando non la utilizzate (una leggera pressione dovuta al peso del piede sul pedale, potrebbe far lavorare in maniera sbagliata tutto il gruppo). Attenzione alle partenze in salita e soprattutto, se il motore si trova a bassi giri, scalate la marcia! Evitate di mettere sotto sforzo la frizione in salita, se non riuscite a procedere e' perche' i giri del motore sono troppo bassi; scalate quindi la marcia.
- Turbina: se il vostro veicolo e' dotato di turbocompressore, dovete prestare attenzione a come vi comportate. Il turbocompressore e' sottoposto principalmente ad uno stress meccanico (dovuto all'alta pressione che deve generare) e ad uno stress termico (data la potenza generata, deve dissipare un notevole quantitativo di calore; tuttavia bisogna tenere in considerazione anche altri fattori termici come l'efficienza del liquido refrigerante e del radiatore stesso). Solitamente le cause di rottura di un turbo sono: scarsa o assente lubrificazione (dovuta anche a malfunzionamenti dell'impianto di lubrificazione), surriscaldamento, pressione troppo alta, regolazioni starate, caramellizzazione dell'olio, qualita' dell'olio e la manutenzione (soprattutto cambio dell'olio). Quando arrivate a destinazione e siete sul punto di spegnere la macchina (soprattutto se avete corso molto oppure avete percorso un lungo tratto di autostrada) non spegnetela subito! Aspettate un paio di minuti, altrimenti rischiate che, l'olio che scorre all'interno della turbina subisca il processo di "caramellizzazione" (l'olio si brucia diventando un impasto che rischia di bloccare il tutto) a causa del calore della stessa.
Altre componenti che vengono cambiate spesso sono:
- Bobine di accensione e candele: sui motori benzina sono un punto critico e molto soggetto ad usura.
- Sensore O2: il sensore per la misurazione dell'ossigeno (sonda lambda) e' spesso soggetto a rotture. Quando accade, in diagnosi vengono riportati valori anomali.
- Catalizzatori: con il tempo su molte auto tendono a danneggiarsi (con crepe o fori).
- Debimetro: a causa della sporcizia assimilata dal condotto di aspirazione, spesso il sensore dell'aria si danneggia riportando falsi valori in diagnosi.
- Termostato: molto spesso il termostato, componente fondamentale dell'impianto di raffreddamento, si guasta. I sintomi possono essere notati fin da subito tenendo d'occhio l'indicatore di temperatura del motore e tramite un controllo in diagnosi.
Altri consigli generici:
- Quando accendete la macchina e prima di spegnerla, aspettate sempre un paio di minuti da fermi. In questo modo date tempo a tutto l'impianto (refrigerante, di lubrificazione, ecc.) di entrare correttamente in funzione.
- Fino a quando il motore non va a temperatura di esercizio (90 gradi), non correte con la macchina e cercate di non superare i 2000 giri motore. Se tirate il motore a freddo, date le basse temperature, il metallo non subisce ancora il processo di dilatazione termica (che e' fondamentale) e rischiate di crepare o spaccare qualcosa.
- Per verificare lo stato di salute del motore e delle altre componenti, potete ricorrere all'utilizzo di apposite interfaccie di diagnosi e controllare eventuali errori registrati in memoria e controllare i parametri motore in tempo reale.