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Una delle piu' famose stazioni saldanti cinesi, economica ma funzionale, tuttavia non e' perfetta. La pagai 70 euro (allora la tecnica della dis/saldatura ad aria calda non aveva ancora preso piede), inclusa nella confezione c'erano 3 tip per la pistola ad aria calda (circolari) e 2 punte per lo stilo (una normale e una di precisione). I materiali di costruzione sono buoni e resistenti, quello che mi ha lasciato un po' deluso e che mi ha costretto ad oggi a cambiare la stazione con un'altra e' stata la pistola ad aria calda. Lo stilo funziona perfettamente e salda molto bene, l'aria calda purtroppo la sconsiglio per chi lavora tutti i giorni con questo attrezzo, facendo un esempio, per dissaldare le porta Micro USB dalle schede madre degli smartphone mi sono trovato molto male e costretto molte volte ad impostare la temperatura massima (500 gradi) per portare a termine il lavoro. Il problema sta nel fatto che riscaldando per 20 minuti la porta, lo stagno non ha intensione di fondere, questo perche' la temperatura impostata e visualizzata sulla stazione non e' reale, anche effettuando una calibrazione il problema non si e' risolto e sei costretto a riscaldare la porta per un sacco di tempo per farla arrivare a temperatura. E' sicuramente una stazione ottima per gli hobbisti che non utilizzano molto l'aria calda (per dissaldare chip smd surface mount e' discretamente buona).
Lo stilo e' da 50W con connettore 7pin, la temperatura va da 200 gradi a 480 gradi. All'interno dello stilo c'e' una piccola PCB con sopra saldati 4 fili provenienti dall'elemento riscaldante (resistenza) e 2 pin del sensore di temperatura, l'ultimo pin e' la massa. Per aprire lo stilo basta svitare l'holder della soldering tip, svitare l'anello sotto l'impugnatura e tirare fuori la PCB. L'heating element puo' essere sostituito con un paio di euro.
La pistola ad aria calda invece e' da 700W e la temperatura selezionabile va da 100 gradi a 500 gradi. E' in grado di spostare 120 litri di aria al minuto. Per aprila bisogna svitare due viti all'inizio dell'impugnatura e svitare un anello alla fine dell'impugnatura. All'interno troviamo sempre una piccola PCB che unisce tutti i cavi, una piccola ventolina per spostare l'aria (24V 0.12A) e l'elemento resistivo all'interno del cilindro (alimentato a 220V alternata).
Aprire la stazione vera e propria e' un gioco da ragazzi, svitiamo le 4 viti che troviamo agli angoli della cornice frontale e posteriore e abbiamo accesso all'interno dello chassis. Ad alimentare il tutto troviamo un trasformatore marcato EI66X36 in grado di fornire 12, 26 e 28V. Sull'avvolgimento primario c'e' un fusibile che interviene superati i 130 gradi. Il fusibile che protegge la stazione e' da 5A. Dietro la stazione c'e' un interruttore per spegnerla, molto comodo.
A gestire tutte le periferiche troviamo un microcontrollore PIC16F916, un'altro integrato che possiamo notare e' l'LM358, un'amplificatore operazionale doppio, probabilmente viene utilizzato per il controllo e la correzione della temperatura impostata. Nella parte posteriore della scheda trovano spazio due trimmer per la taratura della temperatura, i 3 pulsanti per la gestione delle temperature e il display formato da 3 blocchi da 7 segmenti (in configurazione multiplex). Se andiamo ad osservare i componenti sopra il microcontrollore notiamo 8 resistenze da 470Ohm utilizzate proprio per limitare la corrente e pilotare il display.
Nella parte centrale della scheda troviamo il potenziometro per regolare il flusso d'aria della pistola ad aria calda. Accanto al potenziometro sembrerebbe esserci un ponte di Graetz formato da 4 diodi con relativo condensatore di livellamento per raddrizzare la tensione alternata proventiente dal trasformatore. Sulla scheda trovano posto anche due optoisolatori TRIAC.